La rivoluzione 5G

La rivoluzione è alle porte. E il 5G – “5th Generation“, cioè quinta generazione – non è solo un aggiornamento sulle reti 4G esistenti, ma è un nuovo mondo.

Ognuna di quelle che l’hanno preceduta, ha aperto opportunità nuove: dal 2G che ha accompagnato la diffusione dei telefoni cellulari al 4G che ha spinto streaming e messaggistica.

Il 2020 sarà l’anno del debutto ufficiale.

La nuova tecnologia permetterà di collegare milioni di dispositivi in tutto il mondo ad alta velocità, con bassa latenza e moltiplicando la “densità” dei dispositivi. Soprattutto, consentirà di realizzare progetti avanzati come le auto connesse, l’Internet of Things, le Smart City e le Smart Home di nuova generazione. Il rollout sarà progressivo e le vere implementazioni su larga scala arriveranno, però, solamente negli anni successivi. Ci vorranno dunque svariati anni prima che il 5G possa davvero essere la rivoluzione che tutti oggi sognano e qualcuno sta già bruciando i tempi realizzando piccoli network dimostrativi.

La Next Generation Mobile Networks Alliance, nel 2015, ha indicato alcuni paletti e il miglioramento previsto, rispetto alle reti 4G, sarà esponenziale:

  • le reti 5G devono dare “ovunque” la possibilità di scaricare dati con una velocità di almeno 50 megabit al secondo, molto maggiore rispetto alle reti mobili attuali;
  • dovrà spingersi fino a 1 Gb al secondo “in alcuni ambienti specifici”;
  • i tempi di latenza massimi dovrebbero essere di 10 millisecondi, già dimezzati rispetto a quelli del 4G;
  • le performance non devono calare in base all’affollamento: la stessa velocità e il medesimo tempo di latenza devono essere assicurati “a decine di migliaia di utenti nelle zone più affollate” o ai lavoratori che condividono lo stesso ufficio.
  • come le altre tecnologie di connessione, il 5G sfrutta antenne e frequenze, aprendo un nuovo canale: quello delle frequenze oltre i 26 Ghz, a garanzia di maggiore velocità e minore latenza, ma più soggette a interferenze.

E’ qualcosa di eccezionale. A livello strategico, creerà un cambiamento radicale. Ma se ne sottolinea anche la maggiore invasività. Una rete in grado di collegare davvero ogni cosa può mettere a rischio la privacy delle persone. Da un grande potere deriva una grande responsabilità, insomma: se da un lato il 5G potrà portare grandi benefici, è sicuramente necessario valutare anche i problemi per risolverli adeguatamente prima che sia troppo tardi. Vulnerabilità e privacy sono temi che dovranno essere affrontati con serietà prima di far debuttare questa rivoluzione.

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