La Sanità in Manovra: dal payback farmaci ai fondi per le liste d’attesa. Ecco le novità.

E’ terminato ieri notte l’esame della Commissione Bilancio sugli emendamenti e subemendamenti alla Legge di Bilancio 2019, dando mandato ai relatori Silvana Comaroli (Lega) e Raphael Raduzzi (M5S) di riferire in Aula di Montecitorio. E’ probabile la richiesta di fiducia e l’avvio delle votazioni già da questa sera, concludendo i lavori entro il fine settimana. Il testo è, poi, atteso a Palazzo Madama, lunedì 10 dicembre, alle ore 17.00, dove il Presidente renderà le comunicazioni sul contenuto della legge di bilancio.

 

 

Focus sanità: Molte le novità approvate in Commissione Bilancio. Rispetto al testo d’ingresso, partorito dal Governo, infatti, è stato accolto un corposo “pacchetto sanità”.

 

 

Sul fronte farmaci, si registra il recepimento della proposta messa a punto dal ministero della Salute per la revisione del payback e la conferma dei fondi (ciascuno da 500 milioni di euro) per i farmaci innovativi e oncologici innovativi istituiti dalla manovra 2017.
Viene disposto, però, il trasferimento, dal ministero della Salute allo stato di previsione del Mef, dei Fondi per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi e oncologici innovativi.

Previste, inoltre, misure per la negoziazione dei prezzi dei medicinali a carico del Ssn. Entro il 15 marzo 2019, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Mef, sentita la Conferenza Stato Regioni, sono dettati i criteri, al fine di aggiornare la politica farmaceutica nella fase di negoziazione del prezzo dei farmaci tra l’Aifa e l’azienda farmaceutica titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) del farmaco.

In serata è arrivato il dietrofront sulle farmacie. La Commissione Bilancio aveva detto sì al subemendamento che modificava i paletti per l’ingresso delle società dei capitali stabilendo che i soci, rappresentanti almeno il 51% del capitale sociale e dei diritti di voto, avrebbero dovuto essere farmacisti iscritti all’albo. La norma è stata espunta, su richiesta del PD, in quanto misura “ordinamentale” non consentita in legge di Bilancio.

Il testo prevede, altresì, 4 miliardi in più per l’edilizia sanitaria e per l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, grazie all’approvazione degli emendamenti identici di Giuseppe Bellachioma (Lega) e Luigi Marattin (Pd).

Viene aumentato il Fondo sanitario nazionale: confermato lo svincolo del miliardo aggiuntivo per il Fondo sanitario nazionale per il 2019, così come lo spostamento del termine per la sottoscrizione del Patto per la salute dal 31 gennaio al 31 marzo 2019.

Moltiplicati, inoltre, gli sforzi contro le liste d’attesa: 350 milioni sono destinati al potenziamento dei sistemi di prenotazione elettronica delle prestazioni. Già nel Decreto Fiscale, recentemente approvato, per il solo anno 2020, era stata autorizzata una spesa pari a 50 mln per le stesse finalità di riduzione dei tempi delle liste d’attesa per prestazioni sanitarie.

La Commissione Bilancio ha, tra le numerose novità, approvato una nuova disciplina del Fondo per le politiche della famiglia, Carta famiglia e misure di conciliazione vita-lavoro. Tra queste, segnaliamo, interventi volti a valorizzare il ruolo dei consultori familiari e dei centri per la famiglia. Viene, nello specifico, riconosciuta la facoltà di proseguire il lavoro per tutti i mesi della gravidanza e di astenervisi esclusivamente dopo il parto entro i cinque mesi successivi allo stesso (a condizione che il medico competente attesti che tale opzione non porti pregiudizio alla salute della donna e del bambino). Infine, in materia di carta della famiglia viene modificata la platea dei destinatari: verrà destinata alle famiglie costituite da cittadini italiani ovvero appartenenti a Paesi membri dell’Unione europea regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli conviventi di età non superiore ai 26 anni.

Viene esteso, con un emendamento a firma Pd, l’ambito di attività dell’educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista.

Importanti le risposte sulla stabilizzazione dei precari Irccs e Izs e sulle numerose richieste arrivate dai medici in questi mesi. Si prevede l’inserimento dell’indennità di esclusività nel monte salari e l’ammissione a concorso degli specializzandi iscritti all’ultimo anno di corso. Tra le richieste, tuttavia, non vengono accolte due proposte di modifica che prevedevano la possibilità per le aziende sanitarie di conferire in via eccezionale incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo e l’inserimento delle risorse per le borse di studio per la medicina generale nella quota indistinta del Fondo sanitario nazionale (i fondi restano nella quota vincolata). Confluiscono invece nella “quota indistinta” le risorse per l’assistenza agli stranieri non iscritti al Ssn (31 milioni) e per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria e dell’intramoenia (41,3 milioni).
Inoltre viene concesso alle Regioni di prevedere misure diverse dalla quota fissa di compartecipazione al ticket per la specialistica ambulatoriale, eliminando l’alternatività delle diverse azioni mirate ad efficientare la spesa mantenendo l’appropriatezza delle prestazioni.

Tra le altre misure approvate: il finanziamento della banca dati per le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat); finanziamenti da 5 milioni ciascuno per la Rete oncologica e la Rete cardiovascolare degli Irccs, impegnati rispettivamente nello sviluppo delle terapia innovative Car-T e nella prevenzione cardiovascolare e l’esclusione di elementi di carattere promozionale dalle comunicazioni informative da parte di strutture private e professionisti iscritti agli ordini, incluse le società del settore odontoiatrico.

Si aggiungono, inoltre, l’estensione degli screening neonatali alle malattie ereditarie; il rifinanziamento del Cnao, Centro nazionale di adroterapia oncologica, allo scopo di consentire la prosecuzione dell’attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici, mediante la terapia innovativa dell’adroterapia; il contributo di 30 milioni l’anno fino al 2028 per il Centro nazionale delle ricerche (Cnr); 3 milioni di euro tra 2019-2021 allo European Brain Research Institute; la proroga del finanziamento all’Ismett, l’Istituto mediterraneo trapianti di Palermo, un contributo di 400.000 euro per l’anno 2019 finalizzato a garantire l’attività di inclusione e promozione sociale delle persone con disabilità svolta dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap Onlus e, in ultimo, un emendamento che interviene sui requisiti dei medici per operare presso le reti, pubbliche o private accreditate, dedicate alle cure palliative.

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